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14 Novembre 2012 - 17:53
Dalle battute sulla vaselina alla corsa per palazzo Chigi, il tutto in poco più di 24 ore. «La candidatura - scrive in un comunicato il consigliere comunale pidiellino - vuole puntare ad affrontare i problemi seri e reali del Paesee non guarda al finto buonismo tipico della cultura radical chic che ha affossato l'Italia. Di lavoro e impresa e famiglia non parla più nessuno. Si pensa solo a rendere visibili candidati di plastica. Viviamo in una società dove la strumentalizzazione politica di parte e la sotto cultura sessantottina hanno rovinato un Paese. per questo ho decisi di candidarmi alle primarie del Pdl». Per farlo dovrà raccogliere 10 mila firme. Intanto si susseguono le reazioni. Di Pietro viene richiamato ufficialmente dal segretario provinciale Carlo Nola, che lo richiama «al rispetto dell'avversario politico e ad un uso consono dei social network». Lo condanna la giunta comunale, che «prende fermamente le distanze dalle inopportune e sgradevoli dichiarazioni».
Intanto anche un ex collega di partito, Claudio Alberico - oggi esponente dell'associazione politico-culturale Noi Vigevano - condanna Di Pietro e si fa promotore, attraverso la rete, di un'azione di condivisione di una petizione di Firmiamo.it dove si chiedono le dimissioni del consigliere comunale del Pdl.
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